mercoledì 5 novembre 2008

INTRODUZIONE

La guerra civile spagnola (1936 - 1939) o semplicemente guerra di Spagna segnò il drammatico ritorno della Spagna sulle scene europee dopo più di trent’anni di astensione. Il conflitto militare, venne scatenato dal precario equilibrio politico della Spagna dopo la proclamazione della seconda repubblica e la vittoria delle elezioni da parte delle sinistre (1936); in questo conflitto si opponevano il Fronte popolare (espressione della sinistra al governo), e le forze insurrezionali della destra, organizzate dai nazionalisti, e che si concluse con la vittoria di queste ultime, vittoria che non riportò la pace nel paese; l’apice della guerra si ebbe con l’entrata delle truppe del generale Francisco franco a Madrid (17 luglio). Questo conflitto, che coinvolse sui fronti opposti anche altri paesi, rappresenta l’anticipazione di quello che sarà il massacro della seconda guerra mondiale.

LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA: cenni storici

Durante le elezioni politiche nel febbraio del '36 le forze di sinistra spagnole salgono al governo grazie al primo esperimento di fronte popolare (repubblicani moderati, socialisti, comunisti e cattolici baschi autonomisti). In estate però la situazione precipita: il 17 luglio le truppe di stanza nel Marocco insorgono ed il giorno dopo la rivolta si estende a tutto il paese. È l’inizio della guerra civile, con pesanti ripercussioni anche sul piano internazionale. Le forze governative, appoggiate da operai e contadini, stroncano la ribellione a Madrid, Barcellona e in molti centri industriali del nord e dell’est ma i ribelli riescono ad imporsi in Navarra, Galizia e Nuova Castiglia e ad occupare le principali città dell’Andalusia (Cadice, Cordoba e Siviglia).
Scoppia così una sanguinosa guerra civile che vede contrapposti il governo repubblicano, che può contare sulle forze di polizia e masse di volontari in genere provenienti dalle regioni industriali, e le forze nazionaliste (franchiste), che riuniscono quasi tutti i quadri delle forze armate (salvo l’aviazione) alle forze politiche nazionaliste, cattoliche e tradizionaliste.
Il regime fascista italiano e quello nazista tedesco intervengono prima in forma quasi clandestina appoggiando i militari ribelli che aderiscono al “pronunciamento” del generale Francisco Franco, poi nell’autunno in modo palese.
Mussolini ed Hitler – uniti dal Patto d’acciaio dell’ottobre 1936 – inviano notevoli rinforzi – uomini e armi, anche aerei – a sostegno di Franco. Il Portogallo fornì a Franco non meno di 20.000 volontari, garantendo la sicurezza delle frontiere con i territori occupati dai ribelli.
L’invio di aerei forniti da Hitler e Mussolini permette ai rivoltosi di trasferire sulla penisola l’esercito d’Africa, le loro truppe più efficienti, che iniziano ad avanzare verso Madrid.
In soccorso del fronte popolare si schierano il Messico e l'Urss, che invia armi e consiglieri militari e organizza le brigate internazionali. Esse sono composte da uomini di diversa nazionalità ed anche di differenti tendenze politiche: antifascisti, anarchici e comunisti.Guidate dal generale russo Emil Kléber, le brigate internazionali hanno un ruolo determinante nella difesa di Madrid, distinguendosi nella battaglia di Guadalajara nel marzo 1937 e nelle grandi offensive repubblicane su Belchite (agosto) e Teruel (dicembre 1937 - gennaio 1938) e sull'Ebro (luglio 1938).
Nel fronte antifascista però non mancano contrasti e divergenze interne, specie tra comunisti e anarchici, che ne indeboliscono l’azione. Inoltre, se la guerra civile spagnola segna una prima generale mobilitazione delle forze antifasciste in Europa, il patto di non aggressione tra Germania e Urss del 1939 ne determina una secca una battuta d’arresto, per ordine dello stesso Stalin ai comunisti europei; l’azione riprenderà con vigore solo con l’aggressione tedesca ai danni della stessa Unione Sovietica, e il delinearsi dell’alleanza antinazista che vede Stalin impegnato al fianco delle democrazie occidentali.
Nell'autunno del '38, su pressione delle democrazie occidentali impegnate nella politica di "non intervento", il governo repubblicano decide il ritiro dal fronte delle brigate internazionali, tenendo una parata di addio il 29 ottobre 1938 a Barcellona.
Non riuscendo ad avere ragione della resistenza dei madrileni, i nazionalisti attaccano ed occupano le province basche, le Asturie e l’Aragona dividendo la Catalogna dalla parte centrale. Per tentare di bloccare queste iniziative i lealisti effettuano delle operazioni diversive che culminano nelle battaglie di Brunete, Belchite, Teruel ed infine nel luglio del 1938 nell’offensiva dell’Ebro, dove i repubblicani riescono a penetrare in territorio nemico per circa quaranta chilometri, ma poi la superiorità di mezzi, soprattutto aerei ed artiglieria, degli insorti li costringe a ritornare alle basi di partenza.
Il 23 dicembre del '38, dopo avere riorganizzato i reparti e raggruppato notevoli quantitativi di scorte e mezzi, l'esercito nazionalista scatena, da sud verso nord, l'offensiva finale dell'Ebro per conquistare la Catalogna. L'avanzata, pur contrastata dalle residue forze repubblicane della regione, oramai prive di armamento pesante, scardina uno dopo l'altro tutti i centri difensivi avversari posti a difesa del grande fiume e, dopo un mese di violenti combattimenti, il 26 gennaio 1939, le prime avanguardie motorizzate e blindate franchiste e italiane entrano a Barcellona.
Tra la fine di gennaio e i primi di febbraio del '39 circa 200.000 soldati repubblicani (insieme ad altre decine di migliaia di donne e bambini) chiedono asilo in Francia dove vennero internati in grandi campi di concentramento. La guerra sta volgendo al termine e il 27 febbraio l'Inghilterra e la Francia optano per il riconoscimento ufficiale del governo del generale Francisco Franco. Il giorno seguente, il presidente repubblicano Azaña, che con un aereo si è rifugiato in Francia, da' le sue dimissioni da capo del governo.
A marzo i nazionalisti occupano Madrid e Valencia. La guerra civile è finita. Dopo tre anni di violenti combattimenti, nel 1939, il generale Franco riesce ad imporre la propria dittatura.

CRONOLOGIA ESSENZIALE


1936 feb.
Successo elettorale del Fronte Popolare che riunisce i partiti di sinistra. Presidente del consiglio è il repubblicano M. Azaña, che nel giugno viene eletto presidente della Repubblica.

1936 lug.
Assassinio del deputato monarchico Calvo Sotelo da parte della polizia.
Rivolta militare nel Marocco spagnolo capeggiato dal generale J. Sanjurio (capo designato dei rivoltosi, che muore però in un incidente aereo), E. Mola, G. Queipo de Llana e Francisco Franco.
Costituzione di una giunta militare a Burgos.

1936 ago.
Il presidente del consiglio francese Leon Blum propone un accordo di non intervento in Spagna, mentre i nazionalisti conquistano Badajoz.

1936 set.
Costituzione del nuovo governo repubblicano diretto dal socialista F. Largo Caballero.
Francisco Franco diviene capo unico della giunta militare.

1937 feb.
I nazionalisti conquistarono Malaga con l’aiuto del Corpo Truppe Volontarie inviato dal governo italiano, che nel marzo è sconfitto a Guadalajara dalle Brigate internazionali.

1937 apr.
Aerei della Legione Condor tedesca bombardano a tappeto la città basca Guernica.

1937 mag.
Scontri tra comunisti e anarchici a Barcellona; Largo Caballero è sostituito a capo del governo dal socialista di sinistra J. Negrìz.

1937 giu.
I nazionalisti conquistano Bilbao e occupano Asturie e Province Basche.

1937 ott.
I nazionalisti conquistano Gijon, completando l’occupazione della parte nordoccidentale della Spagna.

1938 nov.
Le Brigate Internazionali vengono ritirate dal fronte.

1939 gen.
I nazionalisti conquistano Barcellona.

1939 feb.
Il governo di Franco è riconosciuto dalla Francia e dalla Gran Bretagna.
Azaña, rifugiatosi a Parigi, rassegna le dimissioni.

1939 mar.
I nazionalisti entrano a Madrid ponendo fine alla guerra civile. Franco annuncia la fine della guerra. In totale i morti furono più di un milione.

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mercoledì 2 aprile 2008

- FILMOGRAFIA -

Alcuni Film inerenti alla Guerra Civile Spagnola:
- " Terra e Libertà " di Ken Loach ( 1995 );
- " Ay, Carmela! " di Carlos Saura ( 1989 );
- " Gioco di Donna " di John Duigan ( 2004 );
- " La fine di un mistero " di Miguel Hermoso.

martedì 1 aprile 2008

- IL "MILIZIANO MORENTE" -

Robert Capa, "Miliziano Morente" ( Spagna 1936 ).

La celebre foto di Robert Capa "il Miliziano che muore" è entrata nella memoria come l'icona della Guerra Civile Spagnola. Per anni si è scritto che Capa avesse costruito questa immagine facendo recitare in un angolo sperduto dell'Andalusia a un anonimo combattente repubblicano, per bisogni della propaganda, il ruolo del soldato che muore.
Oggi, in seguito a numerose ricerche, si è potuto ricostruire l'autenticità dello scatto e anche l'identità del miliziano anarchico che morirà davanti all'obiettivo di Capa.
Si tratterebbe dell'operaio tessile Federico Borrell Garcia, detto "Taino", appartenente alla Juventudes Libertarias ( affiliata alla CNT ), ucciso nel 1936 da una pallottola franchista all'età di 24 anni nella collina di Las Malaguenas, presso Cerro Muriano ( paese minerario nei d'intorni di Cordoba ).




Federico Borrell Garcia ( primo a sinistra ) insieme ai suoi compagni a Cerro Muriano.




Sempre Borrell Garcia all'attacco con il suo gruppo di miliziani poco prima della morte.

- MANIFESTI E CARTELLONISTICA REPUBBLICANA -


Manifesto delle forze repubblicane con il motto "No pasaràn!" coniato da Dolores Ibàrruri.




Manifesto contro i crimini nazi-fascisti franchisti del POUM ( Partito Operaio di Unificazione Marxista ).




Manifesto anarchico contro i bombardamenti fascisti ( in particolare della Legione Condor ) diretti verso l'inerme popolazione civile.




Manifesto del sindacato anarchico CNT e della FAI.




Altro manifesto del CNT.




Pedrero, "El Generalisimo" ( 1937 ), rappresenta la figura di Franco con elmetto tedesco e svastica da cui pende un lungo mantello sostenuto da personaggi che rappresentano la classe dirigente del regime autoritario spagnolo: l'esercito, la chiesa e la banca.




Helios Gomez, "Tierra y Libertad".



Manifesto di arruolamento nelle Milizie Repubblicane.

- LA GUERRA DI SPAGNA NELL'ARTE -


Salvador Dalì, "Premonizione della Guerra Civile" ( 1936 ).




Pablo Picasso, "Guernica" ( 1937 ).




Ferrer, "Los Aviones Negros" ( 1937 ).








Joan Mirò, "Aidez l'Espagne" ( 1937 ).




Helios Gomez, "Monarquias".

lunedì 31 marzo 2008

- BRIGATE INTERNAZIONALI -


I ranghi dei combattenti Repubblicani si riempirono di una massa di simpatizzanti non spagnoli, che accorsero in Spagna da quasi tutti i paesi d'Europa e dagli Stati Uniti ( si stima giunsero in Spagna volontari da 53 nazioni dei 5 continenti ) non appena scoppiò il conflitto. Questi gruppi di volontari verranno inquadrati in brigate che prenderanno il nome di BRIGATE INTERNAZIONALI.
Gli uomini che vi parteciparono erano di diverse ideologie politiche: oltre ai comunisti e agli anarchici, militarono nelle Brigate anche coloro che volevano difendere, contro il fascismo, un governo eletto democraticamente.
I primi contingenti, organizzati dalla Terza Internazionale, entrarono clandestinamente in Spagna attraverso la frontiera francese nel 1936 per raggiungere Madrid assediata dai Nazionalisti l'8 novembre.
In tutto prestarono servizio nelle file delle Brigate Internazionali circa 40.000 volontari, di cui circa la metà furono dispersi o feriti ( 9.934 caduti e 7.686 feriti gravi ). Inoltre 5.000 furono inquadrati nel regolare esercito repubblicano e 20.000 furono addetti a servizi sanitari, logistici e ausiliari.
Ogni Brigata era suddivisa in battaglioni. I contingenti più numerosi erano costituiti da :
- francesi ( circa 10.000 ) ;
- tedeschi ( circa 5.000 );
- italiani ( circa 3.350 );
- statunitensi ( circa 2.800 );
- inglesi ( circa 2.000 );
- canadesi ( circa 1.000).
Inoltre, vi era un battaglione formato unicamente da polacchi, uno da scandinavi e altri costituiti da individui provenienti da varie nazioni dell'Europa centrale e orientale, con una predominanza di iugoslavi. Tutti sotto il comando del generale russo Emil Kléber.
Al loro interno le Brigate Internazionali erano generalmente divise in raggruppamenti nazionali. Ad esempio i volontari americani erano inquadrati nella Brigata Abraham Lincoln, i canadesi nel battaglione Mackenzie-Papineau ( "Mac-Paps" ), gli irlandesi nella colonna Connolly.
I volontari italiani erano inquadrati nella Brigata Garibaldi che vide tra i suoi ranghi alcuni tra i maggiori esponenti dell'antifascimo:
- comunisti come Togliatti, Longo, Di Vittorio, Pesce;
- anarchici come Camillo Berneri;
- socialisti come Pietro Nenni;
- repubblicani come Picciardi;
- Carlo Rosselli dirigente di Giustizia e Libertà.
Nelle Brigate Internazionali militarono anche molti noti personaggi della cultura come l'inglese George Orwell ( che scrisse le sue esperienze in "Omaggio alla Catalogna" ) e lo statunitense Ernest Hemingway ( che trovò ispirazione per la stesura del romanzo "Per chi suona la campana").
Si stima che tra le file degli Internazionalisti combatterono anche circa 7.000 ebrei volontari di diversi paesi ed ebreo era pure uno dei più famosi corrispondenti e fotografi dal fronte, ossia Robert Capa.
Su pressione delle democrazie occidentali, il governo repubblicano decise il ritiro dal fronte delle Brigate Internazionali tenendo una parata di addio il 29 ottobre 1938 a Barcellona.

- POTENZE STRANIERE CHE APPOGGIARONO I REPUBBLICANI -

Il fronte repubblicano, a differenza di quello nazionalista, non ricevette alcun aiuto dalle maggiori potenze mondiali come Regno Unito e Stati Uniti, con l'eccezione di minimi contributi da parte della Francia. Infatti molte di queste potenze stavano ancora praticando una politica di Appeasement ( Riappacificazione ) nei confronti dei regimi fascisti e videro con disgusto gli elementi sociali rivoluzionari all'interno delle forze antifasciste o credettero che i Repubblicani fossero comunisti.
L'unico vero aiuto straniero ai Repubblicani arrivò quindi principalmente dall'URSS, dal Messico, dalla sinistra francese e da individuali volontari idealisti di molte nazioni, collettivamente conosciuti come Brigate Internazionali.

- FRANCIA -

L'aiuto fornito dai francesi, il cui governo era allora marcatamente di sinistra ( Fronte Popolare ), non fu mai diretto e in via ufficiale, ma fu prezioso per la Repubblica, in particolare nelle fasi iniziali del conflitto.
Dalle frontiere aperte della Francia transitarono armi e equipaggiamenti, in particolare aereoplani Potez e Dewoitine, che, pur non essendo modernissimi, erano sicuramente di grande efficacia per la legale Aviaciòn Militar. Inoltre moltissimi volontari che confluirono nelle Brigate Internazionali arriveranno in Spagna dalla frontiera francese, come pure moltissimi profughi spagnoli troveranno scampo nel territorio francese.
La Francia rimase però ufficialmente estranea al conflitto, rispettando la linea presa dalla comunità internazionale, e il suo aiuto non si rivelò sufficientemente decisivo per la causa repubblicana.


- UNIONE SOVIETICA -

L'obiettivo dei vertici sovietici era quello di creare un'isola bolscevica a cavallo fra il Mediterraneo e l'Atlantico, per tale motivo l'URSS appoggiò la Repubblica Spagnola. Tale obiettivo prevedeva in primis la conquista del potere assoluto da parte del Partito Comunista di Spagna ( PCE ), a danno delle altre numerose formazioni di sinistra ( anarchici e trotzkisti ), viste da Stalin come un pericolo al pari o forse più dei ribelli Nazionalisti.
Solo dopo essersi assicurato il controllo del governo spagnolo ( tramite l'operato dei servizi segreti ), Stalin autorizzò l'invio di istruttori e esperti militari, di un discreto numero di piloti e di una quantità di materiale bellico seconda solo a quella inviata dall'Italia ai Nazionalisti. L'equipaggiamento prevedeva l'invio di oltre 100 carri T-26 ( tecnologicamente superiori ai carri italiani e tedeschi per il loro cannone da 45 mm ), 400 autocarri e oltre 50 aerei da caccia ( Il-15 e Il-16 ), oltre ai velocissimi bombardieri Tupolev SB-2, che permisero ai piloti repubblicani di ottenere temporaneamente la supremazia aerea dei cieli spagnoli.


- MESSICO -

Il governo messicano appoggiò decisamente la Repubblica Spagnola, provvedendo alla raccolta e all'invio di armi. Inoltre in Messico troveranno rifugio molti profughi dopo la sconfitta repubblicana.



- POTENZE STRANIERE CHE APPOGGIARONO I NAZIONALISTI -

- ITALIA -

Il regime fascista italiano vide la rivolta franchista come una "cruzada" per la civiltà europea e quella cristiana contro le barbarie dei "rossi", la cui sconfitta avrebbe potuto rinforzare la posizione del Duce sia sul piano nazionale che su quello internazionale.
Dunque il governo italiano intervenne, dapprima clandestinamente e poi in maniera evidente, inviando un massiccio numero di uomini e mezzi. Complessivamente gli effettivi italiani saranno 78.846 tra esercito, marina e aviazione, di cui 6.000 caduti e 15.000 feriti.
L'intervento militare italiano non fu però ufficiale, ma basato su volontari, in ottemperanza alle decisioni non interventiste della comunità internazionale.
L'apporto terrestre consisteva nel Corpo Truppe Volontarie, la maggioranza del quale era costituita da Camicie Nere ( ossia membri della milizia fascista e non soldati regolari ). Ma di maggior efficacia e incidenza per la conquista della supremazia aerea fu il ruolo dei 721 velivoli di tutti i modelli, ma in particolare dei robusti e affidabili biplani FIAT CR.32 e dei trimotori S.M. 79, inquadrati prima nella componente aerea del Tercio, e poi nell'Aviazione Legionaria. Di questi velivoli, alla fine della guerra, ne rimasero 276 ceduti tutti alla neonata aviazione spagnola.
L'Italia intervenne illegalmente anche con il dispiegamento di forze navali corsare, che attaccarono navi repubblicane. Tali azioni cessarono solo dopo le proteste avanzate dalle altre potenze internazionali.


- GERMANIA -

Il contributo tedesco si dimostrò preziosissimo per i nazionalisti e anche per gli stessi obiettivi tedeschi, che erano quelli di sperimentare i nuovi armamenti della rinata industria bellica in vista del confronto con le potenze occidentali e l'URSS. Infatti Adolf Hitler giustificò l'impegno tedesco in Spagna come parte della lotta contro il bolscevismo.
Gli effettivi tedeschi erano inquadrati nella Legione Condor, comprendente circa 100 aereoplani ( tra i quali i celeberrimi Ju. 87 e Ju.52, e i velocissimi Me.Bf 109 ), 120 carri Pzkpfw I Ausf A. e B. e circa 19.000 uomini ( tra tecnici e istruttori ) che si ruotarono per tutto il periodo bellico.
Furono proprio gli equipaggi della Legione Condor, guidati dal futuro asso Adolf Galland, i carnefici esecutori del bombardamento della città di Guernica effettuato il 26 Aprile 1937, primo esempio di un attacco diretto indiscriminatamente contro la popolazione civile, che provocò oltre 1.000 morti ed il 60% delle case distrutte. Episodio che ispirerà il famoso dipinto di Pablo Picasso.
La presenza tedesca in Spagna fu quindi minima a livello quantitativo e le perdite totali non superarono i 300 uomini circa; tuttavia la superiorità tecnologica degli equipaggiamenti tedeschi in quasi tutti settori diede un contributo importante, anche se non decisivo, alla vittoria di Franco.


- PORTOGALLO -

Il regime dittatoriale del presidente Salazar ( di forte impronta fascista ) manifestò subito le propie simpatie per i ribelli franchisti inviando circa 20.000 volontari, armi, notevoli finanziamenti e garantendo la sicurezza delle frontiere con i territori occupati dai ribelli.


- FORZE REPUBBLICANE -


Le forze Repubblicane si raccoglievano sotto la coalizione politica del FRONTE POPOLARE ( FRONTE POPULAR ) composto dalle seguenti organizzazioni di sinistra:
-
Partito Socialista Operaio Spagnolo ( PSOE );
-
Unione Generale dei Lavoratori ( UGT );
-
Partito Comunista di Spagna ( PCE );
-
Partito Operaio di unificazione Marxista ( POUM );
-
Sinistra Repubblicana ( IR = Izquierda Republicana, guidata da Azana );
-
Unione Repubblicana ( UR ).
Ad appoggiare lo schieramento repubblicano ci saranno inoltre i
nazionalisti galiziani e catalani, i sindacati anarchici, come la Confederazione Nazionale Lavoratori ( CNT ) e anche i nazionalisti Baschi, pur essendo in maggioranza cattolici praticanti.
Dal punto di vista sociale i Repubblicani comprendevano le classi operaie urbane, i contadini e buona parte del ceto medio istruito.
I Repubblicani potevano contare, oltre che sulla parte dell'esercito rimasta fedele alla Repubblica, anche su gruppi di
miliziani armati, uomini addestrati alle tattiche del combattimento urbano e della guerriglia. Nel luglio 1936 la consistenza di questi gruppi aveva raggiunto il totale di:
-
15.000 trotzkisti e anarchici;
-
12.000 comunisti.
Durante la guerra le forze repubblicane verranno riorganizzate e raggruppate in un unico corpo, ossia l'
Esercito Popolare Repubblicano ( E.P.R. ), caratterizzato fin dall'inizio da un acceso scontro interno tra la componente anarchica ( contraria a qualsiasi forma di irregimentazione ) e quella comunista ( che si basava sugli standard di disciplina dell'esercito russo ).

- FORZE NAZIONALISTE -


Sotto la bandiera nazionalista ( con i tradizionali colori monarchici Rosso e Oro, ossia Sangue y Oro = Sangue e Oro ) si raccoglievano:
- i fascisti della
Falange;
- i
Carlisti e i monarchici legittimisti;
- i
Nazionalisti spagnoli;
- la maggior parte dei
conservatori.
Dal punto di vista sociale comprendevano la maggioranza dei
cattolici praticanti ( esclusi i cattolici Baschi vicini alle posizioni repubblicane ) e del clero, importanti elementi dell'esercito, la gran parte dei proprietari terrieri e degli affaristi.
La principale forza d'attacco nazionalista era l'
Esercito d'Africa, di base nel Marocco Spagnolo. Questo esercito includeva diversi battaglioni del Tercio o "Legione Spagnola" ( formazione che a differenza della sua omologa francese, la Legione Straniera, comprendeva appena un 10% di stranieri nelle sue file e i cui membri, per il loro fanatismo sul campo di battaglia erano noti come i "Los Novios de la Muerte"="i fidanzati della Morte" ) e di Regulares ( ossia soldati indigeni marocchini guidati da ufficiali spagnoli ) per un totale di 24.000 soldati esperti.
Si uniranno alle forze nazionaliste anche due gruppi di miliziani armati i
Falangisti e i Requetés, che sotto l'aspetto ideologico erano molto lontani tra loro: il movimento falangista era di impronta neo-fascista, tendente all'anticlericalismo e sostanzialmente anti-monarchico; mentre i Requetés erano l'ala militante dell'estrema destra carlista, di forte impronta tradizionalista e cattolica, e nettamente contrari ad ogni forma di socialismo, anche quello nazionale ( come quello italiano e tedesco ).

domenica 30 marzo 2008

- FORZE CONTRAPPOSTE/SCHIERAMENTI -

La Guerra Civile Spagnola può essere definita come la prima importante contesa militare tra le forze di sinistra e quelle più potenti e pesantemente armate del fascismo.
Nel sanguinosissimo conflitto ( il cui numero delle vittime oscilla tra le 500.000 e il milione ) si scontreranno su fronti opposti i NAZIONALISTI ( NACIONALES ), ossia le forze para-fasciste golpiste franchiste, e i REPUBBLICANI ( REPUBLICANOS ), ovvero le truppe governative ed i sostenitori della Repubblica Spagnola.
E' opinione diffusa, ma sbagliata, che l'esercito spagnolo si sia unito in blocco ai ribelli franchisti. Infatti anche se in Marocco le truppe furono praticamente unanimi nell'appoggio al proprio capo, il Generale Franco, non fu esattamente così nella Spagna metropolitana. Dunque, a parte l'Esercito d'Africa, si è stimato che 33.000 militari restarono fedeli al governo, mentre altri 23.600 passarono dalla parte dei Nazionalisti.

giovedì 13 marzo 2008

LINKOGRAFIA

Per saperne di più...



1.www.istitutoparri.it --> per trovare riferimenti bibliografici, cinematografici e alcune riviste



2. www.luce.it --> filmati e cinegiornali dell'epoca (anche scaricabili)



3. www.memoriedispagna.org--> documenti dell'associazione italiana cattolica antifascisti combattenti in spagna



4. www.pbmstoria.it --> libri di storia e giornali sull'argomento anche in lingua originale



5. www.ancr.to.it -->cineteca



6. istituto per i beni artistici e culturali ER --> manifesti, film, volantini



7. www.britannica.com -->documenti vari (fonti in lingua inglese)


8. www.anpi.it -->Associazione Nazionale Partigiani d'Italia



9. http://www.spagna.cc/ --> notizie storiografiche sull'argomento



SITI IN LINGUE STRANIERE:



Spagnolo



1. www. guerracivil.org -->blog



2. www.guerracivil1936.galeon.com -->blog informativo con collegamenti con ambiti altri rispetto alla storia



Inglese

1. www.users.dircon.co.uk--> pagina di discussione sulla guerra civile spagnola



2. www.english.uiuc.edu --> university of illinois